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domenica 6 dicembre 2015

BUGIA

1. Il mentitore si copre di obbrobrio. — 2. Disordini che cagiona la bugia. — 3. La bugia viene dal diavolo ed il bugiardo lo imita. — 4. Vi sono tre sorta di menzogne. — 5. Il cristiano non mentisce.

1. Il mentitore si copre di obbrobrio. — « Meglio il ladro che il mentitore, dice la Scrittura, entrambi però avranno per loro porzione la rovina». (Ecceli. XX, 27). Notate che la Scrittura paragona la bugia al furto, sia perchè questi due vizi vanno ordinariamente uniti, donde il proverbio : Chi è bugiardo è ladro; sia perchè la bugia è una specie di furto; essa infatti toglie sempre all’uomo la verità, spesso la fama, la pace, la tranquillità e talvolta la vita; sia perchè ignominiosi ed infami sono e la bugia e il furto.
Il bugiardo poi è anche peggiore del ladro, perchè 1° questi ruba soltanto il denaro, quegli invece toglie la riputazione la quale è certamente da preferirsi alla fortuna... 2° il ladro è spesso indotto al furto dal bisogno o dalla fame, mentre il mentitore travisa la verità per petulanza e sfrontatezza... 3° La bugia mette nello scompiglio famiglie intiere, paesi, nazioni; dà origine a litigi, guerre, stragi, cose che non cosi, facilmente nascono dal furto... 4° il rubare può essere cosa più colpevole del mentire; ma l’abito di mentire è cosa peggiore del furto: perchè tale abitudine genera mancanze e peccati più gravi, che un furto... 5° Per nascondere un furto, oh quante volte vi si aggiunge la bugia! e allora si commette un doppio peccato; ma dei due il più enorme è quello della menzogna... 6° Eccetto il denaro, voi potete confidare al ladro ogni altra cosa, ma non potete confidare nulla al bugiardo. Infatti, come ogni cosa si trova al sicuro presso un uomo veritiero, così non v’è nulla di sicuro presso il bugiardo, nè fortuna, nè onore, nè amicizia, nè qualunque altra cosa... Che vergogna, che disonore essere simile, ed anche peggiore del ladro!...
« La vita dei mentitori, dice lo Spirito Santo, è vita ingloriosa, e la vergogna le va insieme, compagna inseparabile » (Eccli. XX, 28). Il bugiardo è dunque disonorato, coperto di vergogna e d’ignominia. Infatti non vi è ingiuria più grave per un uomo che quella di chiamarlo mentitore! « Il grande obbrobrio dell’uomo, continua lo Spirito Santo, è la menzogna; ed essa sarà sempre su la lingua degli indisciplinati » (Eccli. XX, 26). Sommo disonore è la bugia, ciò non di meno le persone senza disciplina, cioè senza educazione cristiana e dissoluti, l’hanno sempre in bocca, perchè non la considerano come un peccato vergognoso, ma come una cosa da nulla.
Tra gli obbrobri poi che si attirano i bugiardi, è da mettere in primo luogo il disprezzo e la diffidenza delle persone oneste. Ognuno ha in sospetto il mentitore, anche quando dice il vero; non gli si crede più, perchè ha perduto la confidenza pubblica; si dubita perfino di tutte le altre sue virtù. Ecco perchè gl’indiani, come riferisce Diodoro Siculo, obbligavano ad un eterno silenzio chi avesse mentito per tre volte. Senofonte narra presso a poco la stessa cosa de’ Persiani (Laerzio).
Ciò non ostante grande è il numero de’ mentitori e le menzogne sono assai frequenti. O Dio! se fosse presso di noi in vigore la pena degli Indiani e dei Persiani contro i bugiardi, quante persone sarebbero ridotte al silenzio!...

2. Disordini che cagiona la bugia. — Bugiardo è il falso testimonio e bugiardo è anche il calunniatore; ora chi può dire i disordini, i danni che questi due delitti arrecano?... Al bugiardo sta bene il paragone d’una fornace che sprizza scintille, manda fiamme, e sprigiona un denso fumo...
Il bugiardo, 1° mentisce facilmente..., 2° mentisce frequentemente..., 3° ha il cuore pieno di falsità e di malizia..., 4° mente con audacia ed ostinazione..., 5° è preda della vanità; non vi è persona più vana del bugiardo... Somiglia alle fate ed agli stregoni: acceca, seduce, travia...
«Voi avete mangiato, il frutto della bugia», dice Osea (Ose. X, 13). Questo frutto è l’inganno: voi non avrete nè la pace, nè la prosperità, nè l’abbondanza dei beni che vi promettevate. Tutti i golosi, gli avari, gli impudichi, mangiano il frutto, di menzogna, e per ciò il Salmista esclama : « E perchè amate voi, o figli degli uomini, la vanità, e cercate la menzogna? » (Psalm. IV, 3).
Dio è la verità eterna, quindi detesta ed ha in abbominio, come s’esprime Davide, l’uomo frodolento (Psalm. V, 7).
« La verità non è nella loro bocca, diceva ancora il medesimo Salmista parlando de’ bugiardi; pieno di vanità hanno il cuore. La loro gola è come un sepolcro scoperchiato, la loro lingua uno strumento da accalappiare » (Psalm. V, 10-11). La menzogna assale e oltraggia Dio che è la verità per essenza, nuoce al prossimo, sconquassa la società, disonora il bugiardo...
3. La bugia viene dal diavolo ed il bugiardo lo imita. — Il demonio è un mentitore infame: cadde egli medesimo credendosi quello che non era e per mezzo di lui entrò nel mondo la menzogna... Da Adamo in qua egli non ha cessato di mentire e continuerà fino alla fine del mondo. Il demonio non ha mai detto nessuna verità... Guai a chi gli dà retta... Egli mente a tutti i libidinosi; promette loro la felicità e non dà che l’obbrobrio, la disgrazia, i patimenti, la morte, l’inferno... Mentisce agli avari... Tutte le passioni che hanno origine dal demonio, non sono che menzogna...
« A quel modo che Dio Padre genera il suo Figlio, che è la verità, dice S. Agostino, così il demonio caduto dal cielo genera la bugia, come sua figlia. Può essere che tu sia mentitore perchè dici la menzogna: ma non sei padre della menzogna: perchè la bugia che tu dici, l’hai ricevuta dal diavolo, prestandogli fede ». Chi mentisce ha dunque il diavolo per padre e per modello...
S. Tommaso ora paragona la menzogna ad una falsa moneta che da tutto il mondo è rigettata; ora dice che chi mente porta l’imagine e la rassomiglianza del demonio il quale fu mentitore fin dal « Voi che mentite, scrive il medesimo santo Dottore, mettete fuori una moneta: di chi porta essa l’impronta e la scritta? del demonio. Date dunque al demonio quel che al demonio appartiene; cessate dal portare l’imagine del vostro capitale nemico, cessate dal mentire » (Opusc. de Erudit. princip.).
S. Basilio chiama la menzogna « il frutto di Satana » (Reg. brev. q. 76). S. Cesario osserva che il bugiardo è sempre in compagnia dello spirito maligno, secondo quelle parole della Scrittura: Signore, voi perderete tutti coloro che dicono bugie.

4. Vi sono tre sorta di menzogne. — Come, vi sono tre sorta di verità, cioè d’intelletto, di parole, di opere, così vi sono tre specie di menzogne, d’intelletto, di parole, di opere. La verità intellettuale si ha quando la conoscenza dell’intelletto è uguale e conforme al suo oggetto, ossia quando l’intelletto conosce le cose quali sono. La menzogna intellettuale si produce quando l’intelletto, ingannato dall’errore, non ha una conoscenza eguale e conforme al suo oggetto, ossia giudica le cose diverse da quello che sono. Vi è la verità delle parole, quando queste sono conformi alla conoscenza dell’intelletto e la menzogna in parole consiste nel pronunziare con la lingua quello che non è nella mente. Finalmente la verità delle opere si manifesta nella loro conformità alla regola, ossia quando le opere sono modellate su la retta ragione, su la legge, sul dovere; e la menzogna delle opere avviene pel contrario...
Vi è ancora la bugia officiosa, la giocosa, la dannosa: più grave delle tre è quest’ultima... Se ne eccettui l’uomo senza fede e senza legge, gli altri tutti ordinariamente evitano la bugia dannosa... la quale importa obbligo in coscienza di riparare i mali o torti di cui fu causa... Ma rari sono quelli che non si facciano lecita la bugia officiosa, e più ancora la giocosa, col pretesto che non sono peccati gravi... Ogni bugia è peccato: corre pertanto l’obbligo d’evitarlo con cura, sia pur anche leggerissimo... Chiaro e formale è l’ottavo comandamento di Dio: « Non dirai falsa testimonianza, nè mentirai in nessun modo...

5. Il cristiano non mentisce. — Il cristiano si tiene a mente il precetto del Signore: «Non darai ricetto nel tuo cuore alla voce della menzogna » (Exod. XXIII, 1), « ma schiverai a tutto potere ogni bugia » (Ibid. 7). Ricorda ancora il detto dei Proverbi : « Il testimonio che vuol essere fedele non mentisce » (Prov. XIV, 5). L’uomo virtuoso, retto, coscienzioso, non s’induce a mentire nè per preghiere nè per doni che gli vengano fatti : le sollecitazioni, le minacce, le promesse, i tormenti non hanno potere di smuoverlo dal terreno della verità. Egli teme Dio e rispetta la legge...; detesta la bugia e la schiva.

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