Isaia, scorgendo i benefizi che la morte del Salvatore avrebbe prodotto sul Calvario, esclamava: «Il Dio degli eserciti imbandirà su questa montagna per tutti i popoli un banchetto in cui saranno servite le più pingui e più gustose vivande, i più generosi e squisiti vini. Sovr’esso spezzerà i legami che tengono inceppate le nazioni, e squasserà il velo che è steso su gli occhi delle genti tutte. Vi distruggerà per sempre l’impero della morte; v’asciugherà le lagrime di tutti quelli che piangono, e non vedrà il mondo più oltre l’obbrobrio del suo popolo. Ma esclamerà in quel giorno: Questo (crocefisso) è il Dio che noi adoriamo, l’abbiamo aspettato e ci ha salvati; egli è il Signore; assicurerà la nostra salute. Oh sì! la potenza del Signore si manifesterà su questo monte » (Isai, XXV, 6-10).
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